Un giovane scienziato, morso da un ragno radioattivo, all’improvviso scopre dei superpoteri… Conosciamo tutti la storia di Spiderman, l’uomo ragno che sfida le leggi della gravità e combatte il male con la sua tela. È anche uno dei supereroi più popolari, specialmente nel mondo IT, probabilmente a causa del lato leggermente geek di questo personaggio Marvel.
Forse anche perché, come ogni geek, Spiderman evoca irrimediabilmente la rete… quindi il Web (che è più forte di noi!). E come lui, dobbiamo affrontare le potenze emergenti, in un mondo digitale che cambia, che richiede uno sguardo diverso su tutto ciò che ci circonda.
Perché il talento di Spiderman non è limitato alla sua straordinaria abilità di tessere ragnatele. Ciò che lo rende davvero un supereroe è piuttosto la combinazione di tutti i suoi poteri: la sua forza, la sua velocità, la sua agilità e questo “sesto senso” che gli permette di sapere tutto quello che succede intorno a lui e di rilevare immediatamente un pericolo.
Il monitoraggio non è più limitato al web
E se prendessimo spunto da questo esempio e lo applicassimo alla monitoraggio delle performance? Perché nell’era della trasformazione digitale non è sufficiente controllare il Web. Naturalmente il cloud, le tecnologie dei container, i microservizi, i dispositivi mobili, PHP, Java, .Net, ecc. sono ormai indispensabili e difficilmente possono essere ignorati. Ma la forza di una soluzione di monitoraggio estremamente potente è anche il controllo di SAP GUI, Oracle EBC, Citrix, Peoplesoft, monitoraggio remoto dei siti, attività TCP / IP, ecc.
Come per Spiderman, è la combinazione di potenza, velocità, agilità e capacità di rilevare in tempo reale cosa sta accadendo nell’ambiente che rende una soluzione di monitoraggio una super-solution.
Prendiamo l’esempio di SAP, un’applicazione particolarmente difficile da monitorare. La maggior parte delle implementazioni on-premise utilizzano il front-end di SAP GUI, con cui gli strumenti Web non sono compatibili. SAP GUI utilizza T-Code unici per eseguire i vari moduli, attività e processi su SAP. Ma per capire quali sono le funzioni dell’utente finale, i team operativi devono avere visibilità dei T-Code, quando e come si comportano le transazioni, per essere in grado di identificare e risolvere i problemi che potrebbero avere un impatto sugli utenti.
Inoltre, SAP utilizza anche protocolli proprietari per le sue comunicazioni. Remote Function Call (RFC) è un metodo di comunicazione specifico per SAP per le comunicazioni tra i componenti. Come i T-Code, queste operazioni sono spesso personalizzate ed è essenziale comprenderne l’uso e le prestazioni per mantenere un ambiente SAP stabile ed efficiente.
E per semplicità, SAP non è ovviamente un’applicazione isolata. Molte altre applicazioni aziendali devono interagire con, richiedere e/o fornire informazioni a SAP. La comunicazione tra SAP e altri sistemi può quindi utilizzare un’ampia varietà di protocolli… sia web che non web.
Per una visione globale dell’utilizzo, delle prestazioni e della disponibilità di SAP e delle applicazioni con cui interagisce, è necessaria una soluzione di monitoraggio delle prestazioni che includa questi protocolli e metodi di comunicazione.
Rilevazione automatica di applicazioni e servizi, identificazione dei problemi e conoscenza approfondita dei protocolli SAP: ecco cosa deve essere in grado di offrire una soluzione di monitoraggio, in modo che si possano risolvere i problemi anche prima che gli utenti si rendano conto che qualcosa sta succedendo. La più grande potenza di una soluzione di monitoraggio è di offrire visibilità full stack – in tempo reale, su una determinata applicazione e su tutto il suo ecosistema, web e non web.
Antoine Ferté, direttore tecnico commerciale presso Dynatrace
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