L'impatto della TV nei decenni? Ce lo spiega Sony 1

L’impatto della TV nei decenni? Ce lo spiega Sony

Cari amici abbiamo pensato possa interessarvi ricevere questo report redatto da Sony, che spiega come, all’interno dell’evoluzione del soggiorno, il televisore sia comunque rimasto il cuore della stanza. Nella ricerca troverai il contributo dei due designer italiani Stefano Mich e Alessandro de Pompeis, di Sonia Solicari del Museum of the Home e dell’ex calciatore inglese Steve McManaman.

Il report “L’evoluzione del soggiorno di casa” di Sony rivela quanto il numero dei pollici conti nella scelta del televisore e spiega l’impatto dei servizi in streaming sul nostro modo di guardare la TV

Secondo il report “L’evoluzione del soggiorno di casa”, pubblicato insieme a un sondaggio condotto su 6.000 consumatori europei e a una serie di considerazioni elaborate da alcuni esperti del settore, i cambiamenti dell’arredamento e del comportamento delle famiglie e l’avanzata dei contenuti in streaming non hanno impedito al televisore di continuare a essere l’elemento centrale del soggiorno.

Il report, che si è avvalso della collaborazione di un gruppo di esperti, tra cui gli interior designer italiani Stefano Mich e Alessandro de Pompeis,la Director del Geffrye Museum of the Home Sonia Solicari e la psicologa Emma Kenny, racconta l’evoluzione del soggiorno in funzione degli stili di vita moderni e del ruolo sempre centrale svolto dal televisore, anch’esso cambiato di pari passo con il soggiorno di casa.

Lo studio evidenzia come i televisori di oggi completino l’area living delle nostre case, ad esempio il modello XG95 di Sony, che offre un’esperienza di home cinema perfettamente aderente alle aspettative dei consumatori, e indaga sul fenomeno moderno dei servizi di streaming e dei contenuti on-demand, oltre che sulla disponibilità di schermi sempre più grandi.

Incentrato su diverse tematiche, quali l’avvento dello streaming nel soggiorno di casa e il continuo aumento delle dimensioni dei TV a dispetto della massiccia diffusione di dispositivi portatili più piccoli, il report offre un esame approfondito di come la tecnologia e la società abbiano plasmato lo sviluppo del soggiorno.

L’evoluzione del soggiorno di casa, dall’arredamento all’interazione familiare

Dal lancio del primo TV di Sony nel 1960 e con il crescere della sua popolarità, questo elettrodomestico è diventato un elemento centrale e imprescindibile del soggiorno. Nel caso specifico dell’Italia, un terzo (33%) ritiene addirittura che il televisore sia l’oggetto più importante della stanza, secondo soltanto al divano da cui viene guardato. Una tendenza che non mostra segni di rallentamento: il 64% delle persone europee intervistate ha dichiarato, infatti, di guardare la televisione tanto quanto dieci anni fa, se non di più.

A differenza di sessanta anni fa, quando le famiglie si stringevano attorno a schermi da 8”, oggi i soggiorni si sono trasformati in sale cinematografiche grazie a televisori che arrivano a 75”, come il TV XG95 di Sony.

Dalla fruizione di serie e film in streaming, modalità flessibile e senza stress, alla visione categoricamente “live” degli eventi sportivi

Nonostante la TV venga guardata con la frequenza più alta di sempre, con un tempo di visione media a persona di oltre 15 ore a settimana, la fascia della “prima serata” è destinata a scomparire in quanto solo il 6% delle persone guarda con regolarità un programma in diretta televisiva, preferendo invece lo streaming o la catch-up TV.

Il report ha inoltre rilevato che gli spettatori ora preferiscono i contenuti in streaming alla TV “programmata”. Le motivazioni addotte includono la flessibilità offerta dallo streaming, rispetto alle limitazioni imposte dalla programmazione in diretta (50%), nel caso specifico dell’Italia il 43%, la possibilità di trovare tempo per la visione dei programmi nonostante orari di lavoro più lunghi (32%) e di guardarli insieme ad amici e/o partner (31%).

L’esperta in psicologia e commentatrice televisiva britannica Emma Kenny commenta così i risultati: “La televisione non è semplicemente un mezzo che permette di usufruire di una serie di contenuti. Rappresenta numerose e diverse variabili e raggiunge gli individui in modi assolutamente unici.

Nonostante la società sia cambiata notevolmente dall’introduzione del primo televisore a oggi, molti dei nostri comportamenti sociali sono rimasti invariati. Siamo sempre degli esseri “sociali” che danno valore al tempo trascorso in famiglia e, considerata la vena nostalgica legata al “momento della TV” presente in tutta Europa, non mi sorprende che le famiglie continuino a guardare la TV insieme, come un’esperienza condivisa.

L’importanza dei pollici

Nonostante l’aumento della popolarità di dispositivi portatili, i televisori sembrano andare in controtendenza, con dimensioni sempre più importanti,

Secondo la ricerca condotta da Sony in Europa* nell’ambito del report “L’evoluzione del soggiorno di casa”, nel caso specifico dell’Italia quasi un quarto degli intervistati (il 24%) vorrebbe avere un dispositivo tra i 49 e i 55 pollici e, sempre nel nostro paese, il 29% vorrebbe un TV superiore ai 55 pollici.

Quasi la metà (48%) delle persone vorrebbe un TV più grande di quello che ha, ma sono soprattutto gli uomini ad avere questo desiderio (il 10% in più rispetto alle donne).

In realtà, possedere un televisore di grandi dimensioni è un bisogno rilevante, dal momento che una persona su dieci afferma di considerarlo tra i principali status symbol. più di smartphone e tablet (7%), abiti firmati (7%) o orologi costosi (6%). Dato che cresce al 13% – rispetto al 10% del campione europeo – nel caso specifico dell’Italia, dove si conta il maggior numero di persone che desiderano un TV migliore, con il 57% degli intervistati che vorrebbe un TV più grande.

Aggiunge Emma Kenny: ‘Che ci piaccia o no, associamo il possesso di oggetti che “si notano” a un segno di successo. Il mercato dei TV di grandi dimensioni è cresciuto, e questo lo ha reso un ambiente competitivo. Se vuoi sembrare una persona affermata con una casa moderna, gli status symbol sono importanti. Il sistema di valori per cui “più grande è, meglio è” trova nel mondo dei televisori la sua espressione più evidente.

Il salotto di casa si è trasformato in un cinema domestico, facendo sì che l’esperienza visiva sia oggi la migliore possibile. Molte persone non possono permettersi un abbonamento allo stadio per seguire la propria squadra del cuore, ma possono sentirsi come se fossero sugli spalti guardando la partita su uno schermo grande e di qualità.

Secondo Takayuki Miyama, Head of TV Product Planning and Marketing di Sony per l’Europa, “Questo report offre uno sguardo illuminante e nostalgico su come il soggiorno di casa è cambiato nel corso degli anni. La televisione ha svolto un ruolo enorme in questa evoluzione, e i televisori Sony si sono sempre dimostrati all’avanguardia dell’innovazione. Il lancio del modello XG95 rappresenta un traguardo fondamentale.

“Siamo consapevoli del ruolo centrale del TV tra le mura domestiche, per cui abbiamo voluto elaborare un dispositivo all’insegna della versatilità con sistema X-Wide Angle† integrato, per consentire ai telespettatori di sedersi in qualsiasi punto della stanza e godere di una qualità dell’immagine ottimale. Inoltre, la modalità calibrata per Netflix garantisce la massima aderenza ai contenuti così come originariamente pensati dal regista sul set, mentre la tecnologia X-Motion Clarity assicura i massimi livelli di fluidità nella visione dei programmi sportivi, insieme all’impeccabile emissione sonora del sistema Acoustic Multi-Audio. Qualora tutto questo non fosse abbastanza, abbiamo creato una gamma completa di TV di diverse dimensioni, adatti a qualsiasi casa.”

Massimo Uccelli
Fondatore e admin. Appassionato di comunicazione e brand reputation. Con Consulenze Leali mi occupo dei piccoli e grandi problemi quotidiani delle PMI.

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