Parlare direttamente con i propri utenti: il marketing conversazionale 1

Parlare direttamente con i propri utenti: il marketing conversazionale

Cosa si intende per logica “conversazionale” nel digital marketing di oggi? Si tratta di un modo nuovo per intercettare potenziali clienti, grazie a messaggi diretti e personalizzati, che sfruttano il potenziale della risorsa più preziosa che abbiamo: il dato. Ne abbiamo parlato con Angela Castiello, Head of Operations di PayClick, società specializzata proprio in Performance Marketing e Data Insights, parte della confederazione di eccellenze data-driven Cerved ON_ Marketing Services.

 

  1. Perché il marketing conversazionale ha oggi così tanto potenziale?

Fare marketing conversazionale significa, sostanzialmente, riuscire a parlare senza mediazioni con il proprio potenziale cliente, nei suoi modi e tempi. Intercettarlo, quindi, quando ha davvero bisogno di noi, quando è predisposto a ricevere il nostro messaggio e anzi, quando la nostra comunicazione può essergli utile, risolvere un problema o fornire un incentivo all’acquisto. Calcolando che il mobile ha superato il desktop, ormai è assodato, è bene pensare che questa interazione avvenga tramite smartphone, sfruttando i social, le app di messaggistica diretta e i chatbot.

Basti pensare che il mobile cuba oltre la metà dei minuti complessivi spesi online e oltre l’80% dei minuti mobile è riconducibile all’utilizzo di app.

 

  1. Quali sono i vantaggi di questo approccio e come sfruttare al meglio i dati?

Si tratta, quindi, di un nuovo modello di marketing, caratterizzato da un reale e immediato rapporto con l’utente, in una comunicazione bidirezionale e più “umana”. Paradossalmente, la tecnologia e i dati ci aiutano proprio in questo, nel rendere la conversazione reale e umana, oltre che perfettamente targettizzata e customizzata per contenuti, tempistiche e canali.

Grazie al machine learning, i chatbot diventano sempre più smart e riescono rispondere in maniera sempre più precisa e autonoma anche a richieste articolate.

Ciò che fa la differenza è la capacità di utilizzare al meglio i dati in proprio possesso per profilare al massimo gli utenti. Big data, quindi, che generano comunicazioni altamente personalizzate e che stimolano la conversione.

I vantaggi della logica conversazionale? L’immediatezza dello scambio e l’accurata personalizzazione del messaggio, in primis. E, in quanto strategia basata sui dati, anche la possibilità di misurare e tracciare tutto nel minimo dettaglio, cosa che permette di ottimizzare costantemente la campagna.

 

  1. Quali sono le principali leve del conversational marketing?

Sicuramente le app di messaggistica diretta, i chatbot, Telegram e il Social advertising sono i canali più utili da sfruttare in questo senso. Ma esistono anche leve considerate quasi “superate” nel loro utilizzo primario che, grazie al marketing, possono invece acquisire un notevole peso all’interno di una strategia ben congegnata: un esempio è l’SMS. Poche persone li utilizzano ancora per conversazioni personali, ma le aziende che sanno sfruttarli a fini di vendita e conversione posso trarne benefici notevoli.

Noi di PayClick abbiamo, ad esempio, un notevole database di contatti mobile: oltre 5 milioni di numeri di telefono che possiamo gestire con profilazione evoluta. Si tratta di dati forniti consapevolmente dagli utenti, il che li rende davvero utili nella fase di segmentazione: possiamo indirizzare le campagne verso quei cluster di utenti che sono davvero interessati a un dato prodotto/servizio, che si trovano in un momento perfetto per la conversione e nella giusta area geografica. Il che incrementa notevolmente da un lato il conversion rate della nostra campagna ma dall’altro migliora anche brand awareness grazie alla percezione positiva dell’utente, che non viene disturbato da un messaggio casuale, ma supportato in una sua esigenza da una comunicazione o un’offerta dedicata proprio a lui.

 

Per approfondire questo interessante argomento, è possibile scaricare uno studio completo, a cura di PayClick, intitolato “Lead generation e marketing conversazionale: come trarre vantaggio da app di messaggistica, social, chatbot e altri canali mobile”. A breve anche un webinar dedicato e un evento di formazione a Milano a fine settembre.

 

Massimo Uccelli
Fondatore e admin. Appassionato di comunicazione e brand reputation. Con Consulenze Leali mi occupo dei piccoli e grandi problemi quotidiani delle PMI.

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